Data di pubblicazione: 5 Marzo, 2015
Cortesia Traduzione di Dr Vittorio Verzillo PhD
Non appena il presidente americano Barack Obama ha lasciato New Delhi, con tanti calorosi abbracci al neoeletto primo ministro indiano Narendra Modi, ma essenzialmente con le mani vuote, la Cina ha aperto la porta in un modo insolito. Cio' mostra il desiderio della Cina di rafforzare la cooperazione con il suo nemico tradizionale della Guerra Fredda, l'India. Le implicazioni geopolitiche, dopo solo qualche settimana di colloqui ad alto livello fra Putin e Modi, in India, rafforzano ulteriormente l'idea che un nuovo baricentro geopolitico che lega la Russia con la Cina ed ora con l'India si stia consolidando attraverso la vasta distesa eurasiatica. Questo è un fatto di cui Washington ed i suoi falchi neoconservatori, come Susan Rice e Ashton Carter, sono furiosi.
Il presidente cinese Xi Jinping ha fatto un gesto raro verso il nuovo governo Modi: ha organizzato un incontro privato a Pechino con il ministro degli Esteri indiano, Sushma Swaraj. Nella mia esperienza in Cina, con diversi cinesi e a tutti i livelli, essi danno grande importanza alle formalita' procedurali. Una procedura normale per Xi sarebbe stata di incontrarsi solo con Modi, come capo del governo indiano, non con un semplice ministro. Piuttosto, il ministro degli esteri della Cina sarebbe dovuto essere la corrispondente controparte. La decisione di Xi di incontrare Swaraj, sottolinea il crescente sforzo di Pechino orientato a sviluppare rapporti di cooperazione più profondi con il suo rivale storico nel sub-continente indiano. Durante e dopo la guerra fredda, il principale alleato della Cina in quella regione è stato, non l'India, ma il Pakistan, acerrimo nemico dell'India.
Ora, dal momento in cui Modi ha accettato la creazione della nuova banca per lo sviluppo delle infrastrutture dei BRICS -Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa- e con la crescente pressione militare americana della mal concepita "Asia Pivot" di Obama, la Cina sta cercando di consolidare legami più stretti con l'India di Modi.
Xi ha detto al ministro indiano che desidera che la Cina e l'India colgano l'"opportunità del secolo" per unire le loro strategie di sviluppo e per portare avanti la loro collaborazione strategica su ferrovie comunitarie e parchi industriali, a beneficio dei 2,5 miliardi di abitanti dei due paesi, nonché dello sviluppo economico globale. l'India sta prendendo in considerazione l'adesione alla grande Nuova Via della Seta di Pechino. Xi ha organizzato una visita speciale per il ministro degli Esteri indiano a Kunming, nel sud della Cina, vicino al confine col Laos. Kunming è il punto di partenza per il progetto ferroviario ad alta velocità della Nuova Via della Seta della Cina.
La discussione del ministro indiano con il presidente Xi e' stata parte della preparazione per una visita di stato di Modi in Cina, dopo la visita di Xi a Nuova Delhi, lo scorso settembre. Modi, che si è insediato solo nel maggio 2014, ha già avuto tre incontri personali con Xi. Con un gesto personale di alto riguardo, con il quale la Cina ora mira a consolidare forti relazioni con l'India, Xi inviterà Modi nella propria città natale, nella provincia di Shaanxi.
Il ministro degli Esteri Sushma Swaraj e' stato a Pechino per la terza riunione annuale dei ministri degli esteri di Russia, Cina e India. In tale riunione, i tre paesi del BRICS hanno emesso un comunicato congiunto in cui, che tra gli altri punti :"hanno convenuto che la Russia, l'India e la Cina dovrebbero rafforzare la loro cooperazione in think-tanks, imprese, agricoltura, nella mitigazione delle catastrofi e nei soccorsi, in servizi medici e sanita' pubblica. I Ministri hanno esplorato il potenziale della cooperazione nella produzione di petrolio e di gas naturale e trasporti, così come in altri campi per l'energia, nell' alta tecnologia, nella protezione dell'ambiente e nella connettività." Hanno anche dichiarato che le tre nazioni sono "determinate a costruire una società più giusta, equa ed un ordine politico ed economico internazionale stabile ed in conformità con gli scopi ed i principi della Carta delle Nazioni Unite, con i cinque principi della coesistenza pacifica e con altre norme fondamentali del diritto internazionale", un chiaro riferimento al disprezzo fuorilegge di Washington per la Carta delle Nazioni Unite in Siria o Ucraina.
In aggiunta alla visita di grande successo del presidente russo Putin in India nel mese di dicembre in cui i due hanno firmato accordi economici per un valore di circa 100 miliardi dollari, ciò che sta emergendo è un netto contrasto con il regime del predecessore di Modi, influenzato da Washington, Manmohan Singh, che aveva firmato un accordo con l'amministrazione Bush per la cooperazione militare e per la sicurezza con Washington, una mossa volta a dare al Pentagono un alleato in Asia contro la Cina. Washington si sta chiaramente preoccupando.
Susan Rice, la bellicosa Consigliera per la Sicurezza di Obama, ha annunciato il 6 febbraio che il presidente Obama ha invitato il presidente cinese Xi Jinping per una visita di stato di quest'anno. In contrasto con le sue visite in India e gli incontri con Putin, l'ultima visita di Xi negli Stati Uniti è stata nel giugno 2013. Il primo viaggio all'estero del 2013 di Xi come nuovo Presidente è stato a Mosca per incontrare Putin.
Il commento di Rice sull'obiettivo dell'invito di Obama a Xi, la dice lunga sul divario fondamentale tra i due Paesi. Ha dichiarato, "Con la Cina, stiamo realizzando un rapporto costruttivo che espande la cooperazione pratica in un ampio spettro di questioni, dalla salute globale alla non proliferazione, anche se continuiamo a confrontarci con reali differenze sui diritti umani, sul cyber-spionaggio economico, e sull'uso della coercizione per avanzare rivendicazioni territoriali". L'anno scorso, il China Daily, il quotidiano del governo cinese, ha pubblicato articoli che identificano il ruolo del governo degli Stati Uniti nella creazione della "Umbrella Revolution" di Hong Kong. Xi non si lascia impressionare quando Washington rimprovera la Cina sui "diritti umani".
Una svolta decisiva per le relazioni Cina-India arriverà quest' estate, in occasione della riunione annuale della "Shanghai Cooperation Organization", dominata da Cina e Russia. L'India ha da tempo espresso l'interesse ad aderire, ma le ostilità e la diffidenza durante il precedente governo Singh, ha portato Pechino a rifiutare l'idea. Sarà interessante vedere cosa Obama ha da offrire a Xi, a parte l'accerchiamento militare e le conferenze sul riscaldamento globale.
Prima apparizione: "New Eastern Outlook" http://journal-neo.org/2015/03/05/now-china-blows-kisses-to-india/