Data di pubblicazione: 27 Aprile, 2015
Cortesia Traduzione di Dr Vittorio Verzillo PhD
Sentiamo di tanto in tanto parlare del fenomeno che venne denominato "Great Dustbowl", che si sviluppo' nel fertile Midwest, il granaio degli Stati Uniti, durante la Grande Depressione del 1930, quando una lunga siccità, accompagnata da forti venti, suolo arido e tempeste di polvere, si scateno' su quasi il 75 per cento degli Stati Uniti. La "Great Dustbowl" durò otto anni, dal 1931 al 1939. Eppure si sente poco parlare, soprattutto nei media nazionali statunitensi, di una nuova siccita' che minaccia letteralmente di prosciugare lo stato più popoloso della nazione, la California
Alle origini della "Dustbowl" del 1930 c'e' stata l'introduzione su larga scala dell'agricoltura meccanizzata nelle praterie del Midwest. Nei primi anni del 1920 le politiche dei tassi di interesse della Federal Reserve avviarono una profonda recessione e, per sopravvivere, i coltivatori furono spinti verso la meccanizzazione, verso i nuovi trattori Ford ed altri macchinari. Tra il 1925 e il 1930, più di 5 milioni di acri di terreno, incolto fino ad allora, vennero arati. Come risultato, gli agricoltori degli Stati Uniti ebbero raccolti da record proprio nel 1931, in coincidenza con il collasso del tenore di vita dovuto alla Grande Depressione. Ci fu una forte sovrapproduzione di grano che causo' l'improvviso crollo dei prezzi di mercato. Il mercato del grano venne saturato e la gente era troppo povera per comprare. In tentativi disperati, gli agricoltori, quelli che vi riuscirono, andarono in debito ed estesero le loro coltivazioni, nello sforzo di generare qualche profitto, proprio come sta avvenendo oggi per i giacimenti di petrolio di scisto del North Dakota e Texas. E cosi' facendo coprirono di coltivazioni di grano le grandi praterie, rimuovendo le naturali erbe resistenti alla siccità ed abbandonando campi non utilizzati ed incolti.
La nuova agricoltura meccanizzata nella regione del Midwest aveva causato la perdita del prezioso terriccio superficiale che i venti avevano letteralmente spazzato via, lasciando il paese vulnerabile alla siccità. Poi le piogge si fermarono. Nel 1932 furono registrate 14 tempeste di polvere, note come "black blizzards" ("tempeste nere", NDT), e in un solo anno tale numero sali' fino a quasi 40, costringendo milioni di persone ad abbandonare quella regione. Fu soltanto nel 1939 che la pioggia tornò a portare sollievo.
Ora torniamo in California, lo stato più popoloso degli Stati Uniti. Vi risiedono 38 milioni di persone, e' più grande della maggior parte dei paesi dell'UE ed ha avuto un PIL nel 2013 di 2200 miliardi dollari che, se la California fosse una nazione autonoma, sarebbe stato l'ottavo PIL più grande al mondo dietro solo a Stati Uniti, Cina, Giappone, Germania, Francia, Brasile, e Regno Unito. In breve, la California e significativa per il futuro non solo dell'economia USA, ma dell'economia globale. E' la patria di alcuni dei centri del pianeta più avanzati in alta tecnologia, dalla Silicon Valley ai grandi laboratori scientifici alle università come quella di Berkeley ed il California Institute of Technology.
Da quattro anni consecutivi, questo Stato è in una grave siccità. Per ogni giorno che passa, consuma le risorse idriche del terreno, laghi artificiali e altre altre riserve.
Jay Famiglietti, Senior Water Scientist presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA al California Institute of Technology e professore di Scienze del Sistema Terrestre presso la UC Irvine, ha descritto la gravità della situazione, per la prima volta in un Op-Ed (articolo di opinione, NDT) sul Los Angeles Times.
Secondo Famiglietti, durante quest'ultimo inverno, che e' di solito 'la stagione delle piogge' in California: "scarse pioggia e nevicate non hanno fatto quasi nulla per alleviare condizioni di siccità epiche. Questo gennaio è stato il più arido in California da quando si registrano i dati, dal 1895. I livelli delle acque sotterranee e del manto nevoso sono ai minimi storici. Non siamo soltanto nel 'centro del lago senza la pagaia' in California, ma stiamo perdendo pure il lago. "
Famiglietti è considerato dai colleghi come uno dei migliori esperti di acqua negli Stati Uniti, se non del mondo. Il suo avvertimento non è la solita propaganda da panico sul clima di un Al Gore. Si basa su dati scientifici misurabili. E ne cita alcuni:
- Nel 30 settembre 2014, il Folsom Lake era solo al 35% del suo livello ... Più di 600 piattaforme per barche sono a secco nella Folsom Lake Marina, uno dei più grandi porti turistici interni della California.
- I dati provenienti dai satelliti della NASA mostrano che la quantità totale di acqua immagazzinata nei bacini idrografici di Sacramento e San Joaquin - cioè, tutta la neve, fiumi e riserve idriche, l'acqua nei terreni e le falde sotterranee in totale- è stato di 42 miliardi di metri cubi al di sotto del normale, nel 2014. Tale perdita è di quasi 1,5 volte la capacità del lago Mead, la più grande riserva idrica d'America.
- Considerando tutta la California, siamo in calo di più di (12 milioni ) 14,8 miliardi di metri cubi di acqua totale per anno, dal 2011. Circa due terzi di queste perdite sono imputabili alle acque sotterranee di pompaggio per l'irrigazione agricola nella Central Valley. Gli agricoltori hanno poca scelta e sono obbligati ad estrarre più acqua dai pozzi durante le siccità, soprattutto quando le loro quote di acqua dai canali sono state ridotte dall' 80% al 100%. Ma questi tassi di prelievo di acque da falde sotterranee sono eccessivi ed insostenibili. Le falde si stanno esaurendo. In alcune zone della valle centrale, la terra sta sprofondando di 30 cm o più all'anno.
- La California è assetata - ed il problema è iniziato prima della nostra contemporanea siccità. I dati della NASA mostrano che le riserve totali di acqua in California sono in calo costante almeno dal 2002, da quando inizio' il monitoraggio via satellite.
Famiglietti conclude con un'avvertimento che fa riflettere: "In questo momento lo Stato (della California, NDT) ha solo all'incirca un anno di fornitura di acqua rimasta nelle suoi bacini, e la nostra provvista di riserva strategica, le acque sotterranee, sta rapidamente scomparendo. La California non ha un piano di emergenza per una siccità persistente come questa (per non parlare di una mega-siccità di 20 e piu' anni) tranne, a quanto pare, rimanenere in modalità di emergenza e pregare per la pioggia. In breve, non abbiamo la pagaia per remare fuori da questa crisi ".
La California senz'acqua significa rubinetti a secco, niente acqua nei serbatoi, e niente acqua per l'agricoltura. Nonostante la sua immagine ad alta tecnologia, la California è uno dei più importanti produttori agricoli in America e la sua produzione è tutta fondata su grandi aziende agricole dipendenti dal consumo intensivo di acqua e che producono gran parte della frutta, dell' uva vinicola, e dei prodotti lattiero-caseari degli Stati Uniti.
Nel corso degli ultimi decenni grandi aziende hanno trasformato la vasta area agricola del Central Valley, dove laghi e fiumi sono state prosciugati per espandere i terreni per l'agricoltura industriale. L'effetto sull'ecologia è forse come quello in Kansas ed Oklahoma nel 1930, un fattore significativo che sta causando la presente siccità o, quanto meno, la sta accentuando. Eppure, la manodopera in condizioni di quasi-schiavitu' per tutto il settore agroalimentare moderno ad alta tecnologia, fatta per lo più da lavoratori agricoli clandestini messicani emigranti bisognosi di dollari, è la principale fonte di lavoro agricolo manuale della Valley. Secondo un rapporto del 2005 del "Congressional Research Service", la San Joaquin Valley è stata una delle regioni economicamente più depresse degli Stati Uniti, alla pari con la regione degli Appalachi. Nel complesso, la California ha un tasso di povertà del 23,5%, il più alto fra gli Stati USA.
Joseph Reed, un geologo che lavora nel settore IT in California, ci ha inviato la propria testimonianza del disastro in corso a cui sta assistendo, durante questi ultimi anni nel West: "Sono stato al Lago di Oroville. E' stato all'inizio dell'estate dello scorso anno ed il livello del lago era già più di 60 metri al di sotto del normale. I giornali locali riportano che il livello del lago è ormai circa 91 metri al di sotto. Si deve vedere cio' per capire. Si deve stare lì e vedere questo enorme, alto muro di fango secco ed una pozzanghera in fondo ad un lago gigantesco, per cogliere appieno la dimensione del problema". Lake Oroville è il secondo più grande serbatoio d'acqua nello Stato della California. Qui e qui ci sono alcune foto impressionanti del Lago di Oroville, scattate l'anno scorso.
E continua la testimonianza di desolazione: "Ho visitato il Lake Shasta vicino Redding, nel cuore della regione agricola del Nord della California ... un anno e mezzo fa. All'epoca il lago era più di 37 metri sotto il normale. Secondo il bollettino californiano "Bi-Weekly Drought-Briefing", il 16 marzo il Lake Shasta è alla capienza di appena il 58%. Il Lago Shasta è il più grande serbatoio d'acqua nello Stato della California, nonché un'importante fonte idroelettrica: "viii Ecco alcune foto di Lake Shasta della scorsa estate.
Reed conclude: "Sono stato anche al lago Folsom, che è la riserva acquifera di Sacramento. Uno dei miei colleghi ha una casa sul lago con una banchina d'attracco. Ma ora la banchina e' a secco e ci vuole un binocolo per vedere ciò che resta delle acque del lago. Ecco, cio' sta accadendo per i laghi. L'acqua di falda è in via di esaurimento ed è sempre più inquinata a causa dell'intensivo "fracking" (estrazione petrolifera mediante fratturazione idraulica, NDT) e per lo scarico sotterraneo di rifiuti tossici (con il benestare della Environmental Protection Agency statunitense (EPA, Agenzia per la Protezione dell'Ambiente, NDT)) . "
Il fatto piu' preoccupante e' che il manto nevoso della Sierra Nevada, che e' essenziale per ripristinare le forniture di acqua in tutto lo Stato, quando la neve si scioglie durante la stagione estiva, è stato misurato in diversi punti della Sierra, risultando "ad un livello pari o inferiore al più basso mai registrato", su dati che includono gli anni passati a partire dal 1950. Il "Weekly Drought Briefing" riporta che "i sensori elettronici segnalano che il manto nevoso della Sierra del Nord è al 14% della media fino ad oggi, quello della Sierra Centrale è al 18% della media fino ad oggi, e quello della Sierra del Sud è al 19% della media fino ad oggi."
Anche dopo un inverno che ha portato precipitazioni significative, i livelli delle riserve al 15 marzo sono ancora bassi, secondo il "Drought Briefing". Le piu' grandi riserve d'acqua nello stato sono:
Castaic Lake al 29% della capacità
Don Pedro al 43% della capacità
Exchequer al 9% della capacità
Folsom Lake al 59% della capacità
Lake Oroville al 50% della capacità
Lake Perris al 37% della capacità
Millerton Lake al 39% della capacità
New Melones al 25% della capacità
Pine Flat al 17% della capacità
San Luis al 68% della capacità
Lake Shasta al 58% della capacità
Trinity Lake al 48% della capacità
Percependo la gravita' del problema, Joseph Reed conferma le preoccupazioni di Jay Famiglietti, aggiungendo che: "Non c'è dubbio che Washington e' venuta a conoscenza di questa crisi da diverso tempo. Il fatto che Washington ed il governo dello Stato della California abbiano fatto poco per proteggere la riserve idriche, ha implicazioni molto profonde. E no, non credo che questo sia dovuto a stupidità, anche se certamente c'è una componente. Non e' solo una questione di acqua, ma si tratta anche di energia elettrica. Le dighe idroelettriche sono quasi prive di acqua. Niente acqua, niente energia elettrica.
La siccità non solo colpisce la California, ma anche una vasta area della parte occidentale degli Stati Uniti. Lake Mead, che fornisce il 90% dell'acqua di Las Vegas è di 44 metri al di sotto dei livelli normali. Ci si aspetta che il livello del lago scenda altri 6 metri entro il giugno del 2016. Ci si avvicina al punto in cui i terminali di aspirazione che portano l'acqua a Las Vegas saranno sopra il livello dell'acqua e "aspireranno aria" come specificato in questo articolo del Telegraph. Una nuova stazione da 1,5 miliardi per l' aspirazione ed il pompaggio di acqua sarà presto finita ed in funzione, in caso cio' avvenga. Ma anche questa non viene considerata come una soluzione a lungo termine. Se i livelli di acqua dovessero continuare a diminuire, la diga di Hoover, che blocca il fiume Colorado ed ha formato il lago Mead, perderebbe la capacità di generare elettricità. Anche il fiume Colorado, l'unico grande fiume nella parte sud-ovest degli Stati Uniti, si sta prosciugando. Il suo bacino fornisce acqua a circa 40 milioni di persone in sette Stati, e irriga circa quattro milioni di acri di terreni agricoli.
Forse questo spiega il recente orientamento degli interessi dell'agribusiness statunitense nell' appropriarsi del fertile terreno agricolo delle regioni occidentali della vasta Ucraina. Come minimo preannuncia una crisi di cui nessuno sta ancora discutendo apertamente, né negli Stati Uniti ne a livello internazionale. E solleva interrogativi sul perché Washington stia spendendo miliardi di dollari per armare un esercito islamico per rovesciare il governo di Assad e per sostenere il governo dell'Ucraina, ignorando una crisi che può portare alla perdita di probabilmente un terzo dell' approvvigionamento alimentare degli Stati Uniti e minaccia la vita stessa di oltre 40 milioni di americani. Non sono forse le vite di cosi' tanti americani un problema di "sicurezza nazionale"?
Sarebbe ironico se, per salvare la vita di milioni di americani che vivono in città costiere come San Diego e Los Angeles, il presidente Obama dovesse chiedere a Vladimir Putin l'uso di reattori nucleari galleggianti per desalinizzare l'acqua di mare da usare in quelle città.
Prima apparizione: "New Eastern Outlook" http://journal-neo.org/2015/04/27/will-it-be-so-long-california-been-good-to-know-you/