F. William Engdahl Geopolitical Author & Lecturer Menu Italian

If you like what you read consider a donation so I can continue to make my content available for free




Un Nobel per la scienza non vuol dire che si abbia un cervello Agri-business. I semi della distruzione. Dal controllo del cibo al controllo del mondo

Un Nobel per la scienza non vuol dire che si abbia un cervello

Data di pubblicazione: 5 Luglio 2016
Traduzione per cortesia di Vittorio Verzillo PhD

Secondo un articolo del Washington Post, 107 Nobel viventi lo hanno proprio fatto. Hanno stoltamente firmato una lettera che invita Greenpeace a smettere di opporsi agli organismi geneticamente modificati (OGM). In particolare, la lettera chiede a Greenpeace di porre fine alle iniziative tese a bloccare l'introduzione del cosiddetto "Golden Rice" (Riso Dorato, ndt), una varietà di riso geneticamente manipolato che "potrebbe ridurre" la carenza di vitamina A nei bambini dei paesi in via di sviluppo. Ciò dimostra: o che questi 107 premi Nobel non sono poi così intelligenti, o che sono semplicemente un altro gruppo di scienziati-prostitute, disposti a vendere la propria reputazione in cambio di qualche soldo da Monsanto & Co., oppure entrambe le cose

La lettera firmata dai 107 non-così-nobili scienziati Nobel, recita: "Sollecitiamo Greenpeace ed i suoi sostenitori a riesaminare l'esperienza degli agricoltori e dei consumatori di tutto il mondo con le colture e gli alimenti migliorati usando la biotecnologia, a riconoscere i risultati di organismi scientifici autorevoli e delle agenzie di regolamentazione, e ad abbandonare la loro campagna contro gli 'OGM', in generale, ed il Golden Rice in particolare". La lettera è indirizzata "ai leader di Greenpeace, alle Nazioni Unite ed ai governi di tutto il mondo". La loro comunicazione si chiude con un appello straziante: "Quanti indigenti devono morire, prima di considerarlo un crimine contro l'umanità?". È una conclusione piuttosto pesante. Ed è anche una sciocchezza.

C'è un problema nell'appello dei 107 premi Nobel per la scienza. La loro lettera è nonsenso scientifico dall'inizio alla fine. Tutto quello che scrivono sugli OGM è stato scientificamente e ripetutamente dimostrato falso. Concentriamoci sull' argomento principale, sull'OGM per il beta-carotene, il Golden Rice.

Il fallimento del Golden Rice

E necessario fare un passo indietro per cogliere l'idiozia delle loro affermazioni sul Golden Rice, il cui scopo sarebbe quello di mitigare la carenza di vitamina A nei paesi poveri di Asia ed Africa, e quindi salvare milioni di bambini.

Il mondo degli OGM è una creazione della Fondazione Rockefeller. Nel 1985, la Fondazione avviò le prime ricerche su larga scala sulla possibilità di modificare geneticamente le piante per uso commerciale. Al tempo, lo definirono un "impegno importante, a lungo termine, per l'ingegneria genetica delle piante". I capitali della Fondazione Rockefeller hanno rappresentato un catalizzatore essenziale per il mondo della ricerca scientifica e lo sviluppo che avrebbe portato alla creazione delle piante geneticamente modificate, la "Gene Revolution".

Nel corso dei due decenni successivi, la fondazione esentasse Rockefeller avrebbe speso ben più di 100 milioni di dollari direttamente, e diverse centinaia di milioni indirettamente, per favorire e diffondere la ricerca e lo sviluppo dell'ingegneria genetica e delle relative applicazioni mirate a trasformare la produzione alimentare mondiale. Doveva trattarsi, ovviamente, di un fattore molto importante nei loro piani strategici. In particolare, la stessa fondazione Rockefeller finanziò la ricerca eugenetica di Hitler durante gran parte del Terzo Reich, fino all'inizio della guerra nel 1939, quando la cosa diventò imbarazzante. Dopo i processi di Norimberga, alla fine della guerra, un intimo associato di Rockefeller e l'allora presidente della Società Americana di Eugenetica, Frederick Osborn, disse: "D'ora in avanti il nuovo nome dell'eugenetica sarà genetica."

In parole povere, questa eugenetica, l'eliminazione selettiva della razza umana o, come il principe Filippo disse in modo così elegante e raccapricciante, non nutrire il mondo, è la vera agenda della manipolazione genetica. Rimando scettici e curiosi al mio libro "Agri-business. I semi della distruzione. Dal controllo del cibo al controllo del mondo". per la descrizione, corredata da dettagliate referenze, di questa intera orrenda operazione "scientifica" della Fondazione Rockefeller.

Reductio ad absurdum

Il presidente della Fondazione Rockefeller negli anni '30, il fisico Warren Weaver, guidò il nuovo programma di biologia della fondazione. La generosità della Fondazione nell'elargire fondi ai progetti di ricerca scientifica, le garantì un'enorme influenza nell'indirizzo della scienza durante la Grande Depressione, semplicemente per la disponibilità di risorse da erogare nel cotrollare i ricercatori, in un momento di acuta scarsità. Dal 1932 al 1957, la Fondazione Rockefeller distribuì l'impressionante cifra di 90 milioni di dollari in sovvenzioni per promuovere lo sviluppo del nuovo campo della biologia molecolare. La biologia molecolare ed il relativo lavoro con i geni furono una creazione della Fondazione Rockefeller, in tutti i sensi. La medesima fondazione e la famiglia Rockefeller sono state appassionatamente impegnate nella riduzione della popolazione mondiale, con qualsiasi ed ogni mezzo, almeno a partire dal 1920.

Nel 1982, un gruppo di consulenti della Fondazione raccomandò di investire risorse nell'applicazione della biologia molecolare alla riproduzione delle piante. Nel dicembre 1984, la direzione della Fondazione Rockefeller approvò il finanziamento per l'implementazione di tecniche di biologia molecolare nella coltivazione del riso, l'alimento base nella dieta della maggioranza della popolazione del pianeta. Questa fu l'origine del cosiddetto Golden Rice che, secondo i 107 premi Nobel, dovrebbe mitigare la Carenza di vitamina A (VAD).

La metodologia usata per il riso OGM tornava al cosidetto "riduzionismo" di René Descartes, e alla teoria di Charles Darwin, che promossero l'idea di creature viventi come macchine, il cui unico scopo è la riproduzione; una questione di chimica e statistica. Il metodo Rockefeller si basava sulla convinzione che una forma di vita complessa potesse essere ridotta ad un componente elementare o "seme elementare", da cui tutti i tratti della forma di vita possono essere dedotti. Non interessava tanto a Weaver e ad altri alla Fondazione Rockefeller, il fatto che il riduzionismo scientifico fosse stato completamente smentito. Come l'esperto di biosicurezza riconosciuto a livello internazionale, il professor Philip Regal ha notato: "... Weaver ha contribuito a creare una rete di quelli che un giorno saranno chiamati biologi molecolari, che avevano una ridotta conoscenza tradizionale degli organismi viventi e delle comunità di organismi. Una rete che ha condiviso un credo nella teoria del riduzionismo e nel determinismo ... Ha imparato ad usare una dialettica ottimistica che ha generato finanziamenti e status".

I fondi di ricerca vennero incanalati, attraverso il nuovo ente che la Fondazione Rockefeller aveva creato, il Programma Internazionale sulla Biotecnologia del Riso (IPRB), verso alcuni dei più importanti laboratori di ricerca del mondo. Nel corso dei successivi 17 anni, la Fondazione spese l'impressionante cifra di 105 milioni di dollari del proprio budget nello sviluppo e nella diffusione del riso geneticamente modificato in tutto il mondo. Inoltre, dal 1989, vennero spesi ancora 54 milioni di dollari all'anno (cioè più di 540 milioni di dollari nel decennio successivo) su "formazione e sviluppo tecnico", per diffondere i nuovi progressi nella modificazione genetica del riso. Il progetto consisteva nello sviluppo di un ceppo di riso OGM, dal nome di Golden Rice, per l'anormale colore arancione, dovuto al beta-carotene geneticamente inserito, che avrebbe presumibilmente ridotto la carenza di vitamina A nei bambini.

L' Istituto Internazionale per la Ricerca sul Riso (IRRI), basato nelle Filippine e creato dalla Fondazione Rockefeller, sede di una banca di geni che ha accumulato più di un quinto delle varietà di riso del mondo, divenne il principale strumento nel promuovere la nuova rivoluzione genetica della Fondazione Rockefeller, per il riso. L' IRRI aveva illegalmente acquisito le principali varietà di riso conosciuto. Nel 1993, venne deciso che una Convenzione per la Diversità Biologica, sotto l'egida delle Nazioni Unite, avrebbe dovuto arginare la sottrazione illecita, di queste risorse di semi, dal mondo in via di sviluppo. Washington, tuttavia, modificò leggermente il testo originale. Chiese che tutte le risorse genetiche acquisite dal sistema CGIAR (di cui l'IRRI fa parte) restassero fuori dalle regole. Ciò ha influito sul 40% del materiale genetico conservato nelle banche di geni. Implicava che le aziende agro-alimentari, come Monsanto o Syngenta, sarebbero state ancora libere di rubare e poi di brevettare.

L'IRRI era stato usato dai promotori della rivoluzione verde per assumere il controllo dell' insostituibile tesoro dei semi delle varietà di riso asiatiche, con il raggiro che sarebbero stati in tal modo "protetti". Il Golden Rice divenne un simbolo, il vessillo e la dimostrazione della promessa dell' ingegneria genetica, anche se tale promessa era basata su oscure falsità ed inganno deliberato.

La verità

L'attivista indiana per la biodiversità Vandana Shiva aveva sottolineato, in una pungente critica della promozione della Fondazione Rockefeller sul Golden Rice, che: "il principale difetto del riso geneticamente modificato per produrre vitamina A, consiste nell' eclissare le fonti alternative di vitamina A". Shiva notava:"ci sono molte alternative ... come fonte di vitamina A. La vitamina A è fornita dal consumo di fegato, tuorlo d'uovo, pollo, carne, latte, burro. Il beta-carotene, precursore della vitamina A, è in verdure a foglia verde, spinaci, carote, zucca, mango ... ".

Inoltre, la quantità di riso che una persona dovrebbe consumare quotidianamente per raggiungere la dose giornaliera di vitamina A era impressionante ed umanamente impossibile. Una stima prevedeva che un asiatico medio avrebbe dovuto mangiare 9 chilogrammi di riso cotto al giorno, solo per raggiungere la necessaria dose di vitamina A. Una tipica razione giornaliera in Asia, di 300 grammi di riso, avrebbe fornito soltanto l'8% del fabbisogno giornaliero.

Il presidente della Fondazione Rockefeller, Gordon Conway, rispose trepidamente a queste critiche, in un comunicato stampa nel 2001: "In primo luogo, bisogna precisare che non consideriamo il Golden Rice essere la soluzione al problema della carenza di vitamina A. Piuttosto fornisce un ottimo complemento per frutta, verdura e prodotti di origine animale nella dieta, e per vari alimenti arricchiti e integratori vitaminici". Ed aggiunse: "Sono d'accordo con la Dr.ssa Shiva che le pubbliche relazioni hanno esagerato sull'uso del Golden Rice".

Ci sarebbe da domandarsi, per il momento senza risposta, chi c'è davvero dietro questo rinnovato tentativo, dopo circa 16 anni di fallimenti nel piazzare il Golden Rice e nel far passare lo screditato riso OGM come un presunto miracolo salvavita per la nutrizione umana? Le dichiarazioni dei 107 Nobel firmatari sono una menzogna scientifica assoluta. Quale denaro c'è dietro l'iniziativa di convincere 107 premi Nobel, che chiaramente dovrebbero saperle queste cose, o altrimenti, dovrebbero restituire il corrispettivo del loro premio Nobel, a sottoscrivere un esempio così eclatante di menzogna propagandistica?

C'è forse dietro Syngenta, attualmente acquisita da ChemChina, al fine di rilanciare il progetto fallito del Golden Rice? O forse è un tentativo da parte di Monsanto, che finirà presto sotto l'ombrello dell'eugenetica di Bayer AG, con il medesimo obiettivo? Qualunque sia la risposta, che si saprà presto, la firma della lettera aperta a Greenpeace, alle Nazioni Unite e ai governi del mondo, è certamente prova del fatto che se anche hai un Nobel per la scienza, ciò non vuol dire che abbia un cervello...

rivista online "Nuovo Outlook orientale".
Prima apparizione: http://journal-neo.org/2016/07/05/nobel-science-prize-aint-no-proof-ya-got-a-brain/

Back