F. William Engdahl Geopolitical Author & Lecturer Menu Italian

If you like what you read consider a donation so I can continue to make my content available for free




Geni e Genocidio: Siria, Israele, Russia e tanto petrolio  A Century Of War

Geni e Genocidio: Siria, Israele, Russia e tanto petrolio

Data di pubblicazione: 26 Ottobre, 2015
Traduzione per cortesia di Vittorio Verzillo PhD

La posta geopolitica in gioco in Medio Oriente e' appena aumentata di un ordine di grandezza. Mettete insieme una compagnia petrolifera poco conosciuta di Newark, in New Jersey, le alture del Golan contese tra Siria e Israele, aggiungete il rinvenimento di un notevole giacimento di petrolio in quella zona, proprio mentre la campagna di bombardamenti russi in Siria entra nella fase piu' acuta, agitate il tutto ed otterrete un potenziale detonatore per la terza guerra mondiale.

Più di un decennio fa, mentre le think-tank (lett. "serbatoi di pensiero" o comitati di esperti/consulenti, ndt) neoconservatrici di Washington e l'amministrazione Bush-Cheney definivano l'agenda di cambi di regime nel Grande Medio Oriente, erano i gasdotti diretti attraverso la Siria in Turchia o attraverso il Libano nel Mediterraneo ad avere un preciso ruolo nel "dare sostegno" alle ostilita' di Washington contro la Siria di Assad. Ora il petrolio, tanto petrolio, entra in gioco, ed Israele ne rivendica la proprieta'. L'unico problema è che questo greggio non e' suo. Il giacimento di petrolio recentemente scoperto e' nelle alture del Golan, territori che Israele ha illegalmente sottratto alla Siria durante la Guerra dei Sei Giorni, nel 1967.

Il genio in una bottiglia maleodorante

Cosa hanno in comune Dick Cheney, James Woolsey, Bill Richardson, Jacob Lord Rothschild, Rupert Murdock, Larry Summers e Michael Steinhardt? Sono tutti membri del Comitato di Consulenza Strategica (Strategic Advisory Board, ndt) di una compagnia di estrazione petrolifera e di gas con sede in Newark, New Jersey, chiamata Genie Energy. E' una lista di nomi notevole.

Dick Cheney, prima di diventare il "presidente ombra" di George W. Bush nel 2001, è stato amministratore delegato della più grande società di servizi petroliferi del mondo, la Halliburton, anche nota per essere una società connessa alla CIA e con legami alla cricca della famiglia Bush. James Woolsey, un neoconservatore (neo-con, ndt) ex direttore della CIA sotto Bill Clinton, oggi occupa il posto di presidente della Fondazione per la Difesa delle Democrazie, una think-tank neo-con, ed è membro del Washington Institute for Near East Policy (WINEP, Istituto per la Politica del Medioriente, ndt), pro-Likud. E' stato inoltre membro del famigerato Progetto per un Nuovo Secolo Americano (PNAC), insieme a Cheney, Donald Rumsfeld ed un gruppo di neo-con che poi entrarono a far parte dell'amministrazione Bush-Cheney. Dopo l'11 settembre 2001, Woolsey denomino' la guerra al terrorismo di Bush-Cheney "IV Guerra Mondiale", considerando la guerra fredda come Terza Guerra Mondiale. Bill Richardson è un ex segretario dell'Energia degli Stati Uniti. Rupert Murdock, proprietario dei maggiori mass-media di Stati Uniti e Regno Unito, tra cui il Wall Street Journal, è il principale finanziatore del settimanale neoconservatore Weekly Standard, di Bill Kristol, fondatore del PNAC. Larry Summers e' stato Segretario del Tesoro USA e ha redatto le leggi che hanno svincolato le banche statunitensi dallo Glass-Steagall Act del 1933, di fatto creando i presupposti per la crisi finanziaria statunitense del 2007-2015. Michael Steinhardt, uno speculatore di fondi di investimento, è filantropo ed amico di Israele, di Marc Rich e membro dirigente della Fondazione neo-con per la Difesa delle Democrazie di Woolsey. Jacob Lord Rothschild è un ex socio in affari dell'oligarca del petrolio russo, Mikhail Khodorkovsky. Prima del suo arresto Khodorkovsky trasferi' in segreto le proprie azioni di Yukos Oil a Rothschild. Rothschild è comproprietario di Genie Energy, a cui nel 2013 sono stati concessi in esclusiva, da parte del governo di Netanyahu, i diritti di esplorazione per petrolio e gas, in un'area di 153 miglia quadrate nella parte meridionale delle alture del Golan. Per dirla in breve, un gruppo dirigente decisamente impressionante.

Le alture del Golan e il diritto internazionale

Il governo israeliano diede la concessione a Genie per l'esplorazione nelle contese alture del Golan nel 2013, quando la destabilizzazione del regime siriano di Assad, orchestrata dagli USA, era in pieno svolgimento. Approfittando di questa situazione, Israele incomincio' a rafforzare la propria presenza e a consolidarsi nelle alture del Golan sottratte alla Siria illegalmente, sapendo che c'era poco che Assad o la Siria avrebbero potuto fare per opporsi. Nel 2013, mentre Genie Energy cominciava ad operare nel Golan, gli ingegneri militari israeliani rafforzarono la recinzione sulle 45 miglia di confine con la Siria, aggiungendo una barriera di acciaio con filo spinato, sensori tattili, rilevatori di movimento, telecamere a infrarossi e radar di terra, praticamente rendendola simile al muro che Israele ha costruito in Cisgiordania.

Ora, mentre Damasco combatte per la propria sopravvivenza, Genie ha scoperto un enorme giacimento di petrolio proprio in quella zona.

Le alture del Golan, pero', sono occupate da Israele abusivamente. Nel 1981, Israele emano' la Legge delle alture del Golan, imponendo "le leggi, la giurisdizione e l'amministrazione" israeliane in quei territori. In risposta a tale situazione, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite approvo' la risoluzione 242 che stabiliva che Israele avrebbe dovuto ritirarsi da tutti i territori occupati nella guerra del 1967 con la Siria, comprese le alture del Golan.

Ed ancora nel 2008, in sessione plenaria, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione 161-1 in favore di una mozione sulle alture del Golan, che ha ribadito la risoluzione 497 del Consiglio di Sicurezza approvata nel 1981, dopo l'annessione de facto da parte di Israele, dichiarando la Legge delle Alture del Golan "nulla e senza effetto giuridico internazionale" ed ha ingiunto ad Israele di desistere dal "cambiare il carattere fisico, la composizione demografica, la struttura istituzionale e lo status giuridico del Golan siriano occupato ed, in particolare, di desistere dalla creazione di insediamenti ... dall' imporre la cittadinanza israeliana e carte d'identità israeliane ai cittadini siriani nel Golan siriano occupato e da misure repressive contro la popolazione del Golan". Israele è stata l'unica nazione a votare contro la risoluzione. Recentemente, nel giugno 2007, il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha inviato un comunicato segreto al presidente siriano Bashar Assad che proponeva il ritiro di Israele dalle alture del Golan, in cambio di un accordo di pace globale e della rottura dei legami della Siria con l'Iran e con gruppi militanti nella regione.

Genie annuncia un enorme giacimento

L'8 ottobre, durante la seconda settimana di raid aerei russi contro ISIS ed altri cosiddetti terroristi "moderati" su richiesta del governo di Assad, Yuval Bartov, capo geologo della controllata israeliana di Genie Energy, la Afek Oil & Gas, ha dichiarato al Canale TV 2 di Israele che l' azienda ha scoperto un considerevole giacimento di petrolio nelle alture del Golan: "Abbiamo trovato uno strato di petrolio spesso 350 metri nelle alture del Golan meridionali. Mediamente, gli strati di giacimenti di petrolio vanno da 20 a 30 metri di spessore e questo è 10 volte più grande; quindi parliamo di notevoli quantità."

Questo rinvenimento di petrolio trasforma adesso le alture del Golan in una sorta di "premio" strategico che ovviamente fa si che il governo Netanyahu sia più determinato che mai nel diffondere caos e disordine a Damasco e nell'usare cio' per creare di fatto l'occupazione israeliana irreversibile del Golan e del suo petrolio. Un ministro del governo di coalizione di Netanyahu, Naftali Bennett, Ministro dell'Istruzione, Ministro degli Affari della Diaspora e leader del partito religioso di destra, La Casa Ebraica, ha presentato una proposta secondo la quale Israele dovra' introdurre 100.000 nuovi coloni nel Golan, nei prossimi cinque anni. Egli sostiene che con la "disintegrazione" della Siria, dopo anni di guerra civile, è difficile immaginare uno stato stabile a cui poter restituire le alture del Golan. Inoltre, un crescente coro di voci da Tel Aviv vuole che Netanyahu chieda il riconoscimento americano dell'annessione del 1981 del Golan da parte di Israele, come un "adeguata contropartita per i problemi di sicurezza di Israele derivanti dall'accordo nucleare con l'Iran."

La guerra per l' energia è stata una componente significativa della strategia di Stati Uniti, Israele, Qatar, Turchia, e recentemente, dell'Arabia, contro il regime di Assad di Siria. Prima della recente scoperta del petrolio nelle alture del Golan, l'attenzione su Assad si basava sulle ingenti risorse regionali di gas naturale sia del Qatar che dell'Iran, sui lati opposti del Golfo Persico, una zona che comprende i più grandi giacimenti di petrolio conosciuti al mondo fino ad oggi.

Nel 2009 il governo del Qatar, oggi sede della Fratellanza Musulmana e uno dei principali finanziatori dell' ISIS in Siria e in Iraq, ebbe un incontro con Bashar al-Assad a Damasco.

Il Qatar fece la proposta, rifiutata da Assad, di stipulare un accordo con la Siria per consentire il transito di un gasdotto dal ricco giacimento nel North Field in Qatar nel Golfo Persico, adiacente al grande giacimento di gas di South Pars in Iran. La conduttura del Qatar sarebbe passata attraverso Arabia Saudita, Giordania, Siria e Turchia, per rifornire i mercati europei. Fatto cruciale, avrebbe evitato la Russia. Un rapporto di Agence France-Presse disse che la logica di Assad fu "di tutelare gli interessi del suo alleato russo, che è il piu' grande fornitore di gas naturale per l'Europa". Nel 2010 Assad incomincio' invece a trattare con l'Iran e l'Iraq, per un piano alternativo da 10 miliardi di dollari che prevedeva un gasdotto che avrebbe potenzialmente anche consentito all'Iran di fornire gas all'Europa dal suo giacimento di South Pars, nelle acque iraniane del Golfo Persico. I tre paesi firmarono un Memorandum of Understanding (Memorandum di Intesa, ndt) nel luglio 2012, proprio mentre la guerra civile siriana si stava espandendo a Damasco ed Aleppo.

Ora la scoperta di enormi quantità di petrolio da parte di una compagnia petrolifera del New Jersey, del cui gruppo dirigente fanno parte l'architetto della guerra in Iraq, Dick Cheney, il neo-con ed ex capo della CIA James Woolsey, e Jacob Lord Rothschild, partner commerciale di uno dei critici più aspri di Vladimir Putin, Mikhail Khodorkovsky, eleva la posta in gioco dell'intervento russo in favore di Assad di Siria contro l'ISIS, Al Qaeda ed altri terroristi "moderati", appoggiati dalla CIA, ad una nuova dimensione geopolitica. Il colpo di stato in Ucraina nel 2014 organizzato dagli Stati Uniti ed il loro finanziamento e formazione dell'ISIS e di altri gruppi terroristici "moderati" in Siria, hanno tutti un obiettivo centrale: la Russia e la sua rete di alleati, una rete che, per ironia della sorte, Washington e le politiche israeliane fanno aumentare quasi di ora in ora.

Prima apparizione: http://journal-neo.org/2015/10/26/genies-and-genocide-syria-israel-russia-and-much-oil-2/

Back